Eccelle nelle materie artistiche e basta, stop, il resto è un pianto senza fine.
Cizerocentodieci,
nato a Padova nel Gennaio del 1976 (il sei)
inizia a disegnare dappertutto, anche sulla carta igienica prima ancora di imparare a dire cacca.
Frequenta il liceo artistico Modigliani a Padova con l’entusiasmo di un bradipo in coma vigile.
Eccelle nelle materie artistiche e basta, stop, il resto è un pianto senza fine.
Per questo inizia a lavorare nel settore sanitario, come tecnico ortopedico per più di vent’anni (venti lunghi anni) con grandi risultati e un pò di rassegnazione.
A 14 cambierà la vita, non sarai più un bambino, perché i bambini non ci vanno senza casco in motorino
E allora d’estate sarà il vento ad asciugarti i capelli, in sella a qualsiasi rottame, non importa
Non importa perché sarai grande.
Ma non diventi uomo a quattordici anni, non ti fai la barba e gli ormoni li vomiti ancora sui porno.
A 18 si cazzo!
Hai l’età di He-man, ti profumi con la boria e sputi sentenze come un inquisitore ad Halloween
Ma non è abbastanza, sei un ragazzo, hai ancora addosso gli sguardi dei vecchi perché non sei buono a fare nulla, puzzi ancora di adolescenza e quando parli i grandi ti guardano come padre Karras davanti alla madre morente
Fanculo!
20, 25…
30!
Aaahhhh, trenta si eh!
Vivi da solo, magari hai messo famiglia e ti senti le responsabilità che crescono meglio dell’acne
Invece no.
Non sei abbastanza per essere quello che vuoi essere e i consigli arrivano pronti come l’influenza, perché la tua testa dice che sei pronto, ma la tua testa non sa parlare a quella degli altri
Oppure quella degli altri non ci sente proprio.
40…qua ran ta…
Puoi dire la tua ora!
Eh…
Ma ci sono giorni che la lingua ti sembra di avere le ossa
e tutte rotte.
Cominci a prendere in considerazione che la stanchezza sia una buona, silenziosa compagnia, che ti rimbocchi le coperte e ti passi la lingua in mezzo agli occhi.
Tutto diventa un cubo di Rubik pantagruelico tinta unita, giri e giri, con fatica, ma non cambia niente e il tempo che passa stringe più del vestito del matrimonio.
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Beh…a quarantacinque magari fai l’artista e allora ha un senso tutto!
Oppure non ce l’ha ma non te ne frega un cazzo.
Ora sei quello che sei e nessuno guarda l’età che hai, perché i sogni età non ne hanno e a nessuno interessa chiederla.
Chi ti guarda adesso vuole sognare
E tu sai che puoi farlo perché nella tela ci hai messo i 6, 10, 15, 20, trent’anni, quaranta e anche quelli a venire
Perché in quello spazio ci sei nato e non morirai mai.
Oppure ci nasci e muori ogni giorno.
Cercare un lavoro "normale" o provare a fare l'artista?
Nel frattempo la voglia di arte non manca, soprattutto la musica, fonda i Bra Deep O’missile nel 1994 e Centoscimmie nei primi del 2000 con all’attivo album, video e vari live.
Nel 2017 la disoccupazione risveglia un motore dentro, come un rutto fantozziano.
Sposato e con due figli non c’è tempo da perdere e non c’è tempo per perdersi.
Cercare un lavoro “normale” o provare a fare l’artista?
Risposta scontata ragazzo, qui ci si gioca tutto!
Presi in mano i pennelli non si ferma più, quello che sembrava irraggiungibile ora bussa allo stomaco, quella che sembrava una follia ora è un lavoro.
Tutto comincia con una porta per il progetto Duda (liceo Duca D’Aosta a Padova) dove dipinge la porta di un’aula che poi gli viene dedicata.
Aula C0110, fa già ridere così.
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Il volto diventa una porta tra materia e spirito
Arriva poi la Mediolanum Art Gallery con cui collabora proficuamente.
Che sia un muro o una tela, lo stile è riconoscibile: ossessione per i volti e gli sguardi in particolare, figure che contemplano e raccontano storie, storie di noi, delle nostre debolezze, dei sogni e delle contraddizioni.
Il volto diventa una porta tra materia e spirito, una visione interiore, una ginocchiata sui denti e un perdono richiesto.”